giovedì 8 ottobre 2009

CONSULTA POLITICA. VERGOGNA!!!

E' la notizia del giorno: La Consulta ha bocciato il 'lodo Alfano' per violazione dell'art.138 della Costituzione, vale a dire l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata dal 'lodo' per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il 'lodo' è stato bocciato anche per violazione dell'art.3 (principio di uguaglianza).

Senza commentare subito leggiamo un pò di pareri politici: "E' una sentenza che sorprende, e non poco, per l'evocazione dell'art.138 della Costituzione". Così il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, commenta la decisione dei giudici della Consulta. "La Corte Costituzionale - afferma - dice oggi ciò che avrebbe potuto e, inevitabilmente, dovuto dire già nel 2004 nell'unico precedente in materia". ''E' incomprensibile - continua il Guardasigilli in una nota - come giudici costituzionali abbiano potuto spendere, nel 2004, pagine su pagine di motivazioni relative alla rinunciabilita' della sospensione processuale, alla sospensione della prescrizione e tanto altro ancora senza fare alcun riferimento alla necessita' di una legge costituzionale. Tale argomento, preliminare e risolutivo, e' inspiegabile che venga evocato quest'oggi''. ''Se questo argomento, che non condividiamo, fosse stato usato a tempo debito, avrebbe evitato al parlamento di essere oggettivamente indotto a utilizzare lo strumento della legge ordinaria e - conclude Alfano - al Capo dello Stato una promulgazione munita di pubbliche motivazioni (nota luglio 2008)''.

''Andiamo avanti, non ci piegano''. Umberto Bossi, prima di entrare in una riunione del gruppo della Lega, commenta cosi' la decisione della Consulta sul Lodo Alfano. E parla del suo incontro, concluso poco fa, con Silvio Berlusconi. ''Nemmeno lui vuole le elezioni anticipate - dice - L'ho trovato forte e questo mi ha fatto molto piacere, l'ho trovato deciso a combattere''. ''Se si ferma il federalismo facciamo la guerra'', ha concluso il leader della Lega.

"E' una sentenza politica, ma il presidente Berlusconi, il governo e la maggioranza continueranno a governare come, in tutte le occasioni dall'aprile del 2008, hanno richiesto gli italiani con il loro voto". Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del Consiglio.

I giudici della corte Costituzionale, ''contraddicendo la loro precedente decisione in materia, hanno ingannato il Parlamento e scritto una pagina nera nella storia dell'organismo che rappresentano''. E' il commento del sottosegretario Carlo Giovanardi alla sentenza della Consulta sul lodo Alfano. ''Gli scomposti ed offensivi insulti nei confronti del Presidente Berlusconi - prosegue - provenienti da parte dell'opposizione dimostrano quanto siano destabilizzanti, per la democrazia del nostro Paese, decisioni, come queste, assunte a maggioranza dai Giudici della Corte Costituzionale''.

Un paio di pareri "alternativi" leggere per credere:

Il lodo Alfano "é incostituzionale. E noi lo abbiamo detto subito, sin da quando ci riunimmo a piazza Navona in migliaia per gridare allo scandalo su questa legge che Berlusconi si è fatto per sistemare i suoi processi. Già allora, ci rivolgemmo al capo dello Stato per pregarlo di non firmare questo scempio di incostituzionalità e immoralità". Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro "Spero che da oggi, alla luce della decisione della Consulta - conclude - il presidente del Consiglio la smetta di fare leggi a proprio uso e consumo, si dimetta dall'incarico e vada a fare quello che da 15 anni si ostina a non voler fare: l'imputato. E spero che il presidente della Repubblica, d'ora in poi, non sia così frettoloso nel firmare provvedimenti incostituzionali e immorali". (Spero stesse scherzando, massì)

La Consulta ha "ristabilito il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge". Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, "Il supremo organo di garanzia del nostro ordinamento, la Corte Costituzionale - ha detto Franceschini a Montecitorio - ha semplicemente ristabilito il principio dell'uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. Tutti siamo uguali davanti alla legge - ha concluso - anche i potenti". (Inquietante!)

Altre voci: CICCHITTO - "La Corte cambia linea per colpire Berlusconi con una sentenza che deriva dalla sua politicizzazione"

"La Corte Costituzionale ha assunto una decisione inattesa e impegnativa, sia perche’ nel nostro sistema costituzionale era gia’ inserito un principio di immunita’, esteso per di piu’ a tutti i parlamentari, sia perche’ con una precedente sentenza la Corte aveva chiesto modifiche al Lodo Schifani, che erano state inserite nel lodo Alfano". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. "Non prevedo conseguenze politiche: il Governo Berlusconi ha il dovere di realizzare il programma adempiendo fino in fondo al mandato elettorale, soprattutto in questa fase delicata per l’economia. Siamo impegnati a far uscire il Paese dalla crisi, ad affrontare le molte emergenze del Paese, dal terremoto in Abruzzo all’alluvione a Messina. Al Presidente Berlusconi va in questo momento la mia solidarieta’ e il mio incoraggiamento a proseguire nell’azione di governo".

"La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non e’ piu’ un organo di garanzia, perche’ smentendo la sua giurisprudenza ha emesso una decisione politica che non privera’ il Paese della guida che gli elettori hanno scelto e costantemente rafforzato di elezione in elezione". Lo ha affermato il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. "E’ una giornata buia per i valori della legalita’ e che segna il tramonto di una istituzione che ha obbedito a logiche di appartenenza politica e non a valutazioni di costituzionalita’. Il governo andra’ avanti mentre chi ha tradito la propria funzione di garanzia non cancellera’ la volonta’ democratica del popolo italiano".

Una vergogna questa sentenza, da tutti i punti di vista. Alla prossima

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