mercoledì 30 settembre 2009

25 Settembre 2009

Messaggio di Medjugorje

"Cari figli, insistentemente lavorate con gioia sulla vostra conversione. Offrite tutte le vostre gioie e tristezze al mio cuore Immacolato cosicché vi possa guidare tutti al mio Figlio prediletto affinché nel suo cuore troviate la gioia. Sono con voi per insegnarvi e guidarvi verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Per un commento lo trovate qui http://www.radiomaria.it/

martedì 29 settembre 2009

RU486 uno scandalo?

La domanda ha una risposta sola: SI.

L’introduzione di questa “pillola” altro non è che un nuovo attacco alla vita, alla parte più indifesa del genere umano, i bambini.

Già pochi mesi fa avevamo assistito all'attacco verso altre persone indifese, come ha ricordato Mons. Luigi Negri in un suo intervento a proposito "La decisione dell’agenzia del farmaco di commercializzare e distribuire la Ru486 in tutte le strutture sanitarie del Paese è un evento di importanza assolutamente epocale. Del resto avevamo già notato, ai tempi dell’infelicissima esperienza di Eluana Englaro, che l’imbattersi della nostra società contro l’urto della mentalità laicista e anticristiana sta obiettivamente demolendo i punti sostanziali, sul piano antropologico ed etico, che hanno retto per più di due millenni la nostra tradizione italiana". (Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino, 4/8/2009)

Vi ripropongo l'appello sottoscritto fra gli altri da Roberto Formigoni e Giuliano Ferrara, La Ru486 non è una medicina. Non cura alcuna malattia. Non aiuta la vita, la stronca sul nascere. La Ru486 non è amichevole nei confronti delle donne. Non realizza in alcun modo un aborto indolore, posto che sia possibile realizzarlo. E’ al contrario un sistema abortivo altamente controverso anche dal punto di vista della sua sicurezza ed efficienza clinica. Più importante ancora, la pillola abortiva tende a deresponsabilizzare il sistema medico, e a ridurlo a dispensario di veleni, e lascia sole le donne, inducendole a una sofferenza fisica e psichica prolungata e domestica, molto simile alle vecchie procedure dell’aborto clandestino. Per queste ragioni etiche siamo contrari alla pillola Ru486 e alla sua introduzione in Italia, anche perché la sua utilizzazione è incompatibile con le norme della legge 194/1978. E pensiamo che occorra fare di tutto, ciascuno nelle forme pertinenti il proprio ruolo, per impedirla.

Appelli vengono dal sito www.fattisentire.net (per approfondire clicca su http://www.difenderelavita.totustuus.it/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex& catid=13 )

Per cominciare il discorso mi sembra sufficiente, ma forse è il caso di citare una dichiarazione di Umberto Bossi: “La Lega è favorevole che nascano i bambini, per tanti anni troppi bimbi non sono nati e abbiamo rischiato far finire la società, non siamo molto favorevoli a far passare la legge sulla pillola Ru486. Staremo ad ascoltare quello che ci verranno a dire gli altri, ma credo che una iniziativa contraria non debba passare”. Come non essere d'accordo? Continuano a riempirci la testa sulla questione dell'invecchiamento della popolazione italiana, sulla necessità di far arrivare lavoratori stranieri. Ma perché nessuno (nessuno!!!) ha mai il coraggio di ricordare quanti bambini sono stati eliminati (il linguaggio è duro come l'argomento e le azioni di cui stiamo discutendo) prima ancora che potessero venire al mondo, da quando l'aborto è stato istituito legalmente? Riflettiamo insieme su questo intanto poi più avanti riprenderemo il discorso (la rete è una grande possibilità, possiamo informarci, usiamola!).

Alla prossima.

venerdì 25 settembre 2009

Il suggeritore


Il suggeritore è il titolo del libro che voglio presentare oggi. L'autore è Donato Carrisi, alla sua prima prova da scrittore, è sceneggiatore per cinema e televisione (Nassiriya, Era mio fratello...fra le sue sceneggiature). Il romanzo è un susseguirsi di scoperte e colpi di scena, un thriller veloce, non scontato fino all'ultima riga. Lo stile è diretto ed semplice (non elementare però) e coinvolgente, con una precisa descrizione caratteriale dei personaggi (ognuno con una personalità definita ma in costante evoluzione) ed ambientale (indispensabile in un thriller). Coinvolge il lettore e lo conduce alla scoperta della verità assieme al protagonista di turno, passo dopo passo, mantenendo sempre alte souspance e tensione. Non è scontato ne come trama, ne come sviluppo e se vorrete affrontarne la lettura non vi annoierete di certo. Ora ecco una breve traccia per entrare nell'atmosfera del romanzo: E' la caccia della squadra speciale guidata dall'ispettore capo Roche e dal criminologo Goran Gavila ad un serial killer. Albert lo chiameranno per dar forma umana ad un mostro. Sconvolgenti scoperte renderanno necessario l'aiuto di un'esperta, Mila Vasquez, investigatrice specializzata nel ritrovamento di bambini scomparsi. Assieme alle difficoltà di inserimento in una squadra molto affiatata, una serie di orrori si sveleranno di fronte a lei, una successione di eventi che la condurranno più volte sull'orlo del precipizio, ma non per cadere bensì per trovarsi di fronte abissi di orrore sempre più profondi. Buona lettura.

Stiamo lottando per Caterina

Vi prego di far attenzione a questo post, ripreso dal blog di Antonio Socci (noto giornalista e scrittore) in seguito alla grave situazione della figlia:

Ringrazio immensamente tutti coloro che in queste ore pregano per mia figlia, Caterina, 24 anni, che si trova in coma all’ospedale di Firenze per un inspiegabile arresto cardiaco.

C’è una cosa importantissima e preziosissima che si può fare: pregare! Far celebrare messe e recitare rosari per la sua guarigione è, in questo momento, la speranza più grande. Noi e gli amici lo stiamo facendo instancabilmente, anche con la recita della preghiera per ottenere l’intercessione di don Giussani (ve la copio qua sotto).

Io e tutta le mia famiglia ve ne siamo grati.

Che Dio vi benedica.

Antonio Socci

Signore Gesù, tu che ci hai donato don Giussani come padre e ci hai insegnato, attraverso di lui, la gioia di riconoscere la nostra esistenza come offerta a te gradita, concedici per sua intercessione la grazia della guarigione di Caterina. Te lo chiediamo per la sua glorificazione e per la nostra consolazione. Amen.

http://www.antoniosocci.com/

libertà di informazione?

Chiedo, in quale paese dove non c'è libertà di informazione, i cosiddetti limitati possono urlare da qualsiasi palco, tribuna (o dovunque vogliano farlo) di non poter esprimersi? Solo in Italia. Solo in Italia la quasi totalità dei quotidiani, delle riviste e delle trasmissioni di approfondimento (bah!) politico, schierate apertamente e dichiaratamente (aggiungerei impunemente ma forse esagererei quindi non lo scrivo) su di un fronte politico avverso a quello del Governo attualmente in carica (Governo eletto, scelto dalla maggioranza degli elettori, in presenza di un programma chiaro e pubblico, teniamolo a mente) possono pensare di protestare perché non libere di esprimersi (è così lo fanno!). Non è chiaro? Provo a scriverlo con parole diverse, mentre si lamentano di non essere liberi di dire ciò che vogliono, urlano, strillano e scrivono esattamente quello che desiderano urlare, strillare e scrivere (insulti compresi)!!! Oserei aggiungere, anzi oso aggiungere che di libertà ce n'è anche troppa (e meno male), ma abbonda da una parte sola purtroppo (ed è qui la questione), il panorama informativo legato alle posizioni della maggioranza degli italiani è desolante, un paio di quotidiani ed un settimanale, ho sentito parlare di decine di riviste in mano al Presidente del Consiglio (si ho seguito l'inquietante Ballarò), ma quali sarebbero? Sorrisi e Canzoni? Chi? Ma per favore. Vogliamo passare alle radio, anche impegnandomi non trovo nulla, forse radio Padania Libera offre voce a posizioni differenti ma non c'è molto altro. Le televisioni? Luogo in cui ìmpera l'odiato Premier? In questo mezzo di comunicazione trovare qualcosa di centro/destra è estremamente difficile, in rai il meglio che si possa trovare è Porta a Porta, ma al limite si può definire  imparziale (ed è già tanto attenzione), non certo schierato sulle posizioni della maggioranza; qualcuno potrebbe chiamare in causa Fede (l'hanno fatto, non saltate sulla sedia), ma per favore, trovatemi una sola persona che abbia cambiato idea politica dopo aver visto il tg4 (la frase non è mia, purtroppo non ricordo chi l'abbia detta) suvvia, cos'altro c'è? Nulla, potete impegnarvi ma non riuscirete a trovare altro (si c'è Studio Aperto, ma non c'è molta politica lì). Provate invece a dirmi trasmissioni "di sinistra" ... state pensando? ... forza non sforzatevi troppo ... fatto? ... Ok? Sono sicuro ve ne siano venute in mente almeno cinque. Proviamo con i giornali? Nooo non serve, avete capito, ma lo sapevate già ne sono certo (qualunque sia il vostro pensiero politico). Ecco quindi la mancanza di libertà di informazione in Italia. Ma non è tutto, la libertà di espressione ed opinione troppe volte è limitata alla sinistra, mi spiego, se un giornalista dice qualcosa di sinistra è un libero pensatore da tutelare, se invece dice qualcosa, non dico di centro/destra, ma quantomeno non di sinistra, allora nel migliore dei casi è un servo del padrone, nel peggiore dei casi si tratta di un decerebrato, rimbambito dalle televisioni e dagli spot dell'innominabile premier, un poveraccio incapace di connettere e di fare due più due. Ed è piuttosto grave perché se non si può dire che manchi la libertà in senso stretto, bisogna però accettare il fatto che sia quantomeno difficile esprimere opinioni divergenti da quelle più in voga presso la maggioranza dei media, senza essere ripresi con un qualsivoglia insulto (soprattutto qui sul web). Se vi state chiedendo perché, essendo il titolo dell'articolo riferito alla libertà di stampa in pericolo, non abbia parlato di domande pruriginose e mancate risposte a giornali svizzeri, allora complimenti per essere arrivati in fondo al post (a buon intenditor poche parole). Ogni limite ha una pazienza direbbe il grande Totò. Alla prossima.

Kabul 17/9/09

Ricordare ciò che è successo, essere grati a quei ragazzi è indispensabile. Credevano nella loro missione, erano là anche per noi, per difendere la democrazia. Quella vera, non quella bistrattata ogni giorno qui in Italia, calpestata da gente indegna. Ricordare è rendere il loro sacrificio ancora più importante. E stato semplice trovarsi d’accordo nel momento della tragedia, ma non possiamo tornare alle beghe squallide ed assurde una volta passata la commozione. Ed importante è non cedere ai terroristi, alla paura, al ricatto di queste persone (non sono sicuro sia il termine adatto) che si nascondono dietro una religione già di suo difficilmente compatibile con le nostre democrazie occidentali (si vedano i problemi di integrazione in tutta Europa anche nelle generazioni successive alla prima, ricordiamo la metropolitana di Londra, pochi anni fa per citare un esempio, o restando in Italia ricordiamo i casi di Hina e di Sanaa, sgozzate dai loro padri solo perché volevano condividere il nostro modo di vivere!). Accentuandone il lato più ostile alla nostra civiltà (di infedeli), che volenti o nolenti ha radici profonde nel cristianesimo e nel cattolicesimo in particolare (avremo modo di riprendere l’argomento).

Ma non è il momento questo le per polemiche, ricordiamo piuttosto i ragazzi di Kabul, con una preghiera (per coloro che credono).

Antonio Fortunato.

Matteo Mureddu.

Davide Ricchiuto.

Gian Domenico Pistonami.

Massimiliano Randino.

Roberto Valente.

Ricordiamoli.

Grazie ragazzi.

mercoledì 16 settembre 2009

Inaugurazione Blog



Poche parole in occasione dell'apertura di questo mio piccolo blog. Innanzitutto vedrò di provare a raccontarvi come intendo gestire lo spazio a mia disposizione. Lo penso come una zona franca, senza pretese ma principalmente libera dove poter condividere pensieri e opinioni. Qui tratterò di tutto (non scherzo, ho scritto tutto!) infatti sono un instancabile (ed agghiacciante oserei aggiungere citando Villaggio) ed insaziabile divoratore di notizie (eccetto il gossip, quello no, se cercate quello credo abbiate sbagliato blog). Discorrerò di attualità, dalla politica italiana a quella internazionale, dalla musica alla letteratura (tutto molto semplice, non spaventatevi, qui non c'è posto per chi vuole fare lo snob, ha sbagliato blog anche lei mi dispiace) dallo sport alla televisione, dal cinema alla religione. L'argomento che ho citato per ultimo è in quella posizione solo per darmi l'opportunità di farlo notare visto che occuperà abbastanza spazio. Tutto questo insieme di temi spiega in parte il titolo, il nome che ho dato al blog “ilViandante” richiama l'idea del viaggio, ed è un viaggio che farò assieme a chi avrà la curiosità di seguirmi ogni tanto. Un viaggio fra le notizie, con la prospettiva che spiega bene un quadro di Caspar David Friedrich dal titolo Viandante sul mare di nebbia (Der Wanderer über dem Nebelmeer) . Vediamo quindi di diradare questa nebbia ed affrontiamo questa sfida con curiosità.

sito internet

Twitter del Viandante

 
Photography Templates | Slideshow Software