lunedì 28 dicembre 2009

25 DICEMBRE 2009 MEDJUGORJE



Messaggio di Medjugorje

25 Dicembre 2009


"Cari figli, in questo giorno di gioia vi porto tutti davanti a mio Figlio Re della pace affinchè vi dia la sua pace e benedizione.
Figlioli, condividete questa pace e benedizione con gli altri nell’amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

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Messaggio a Jacov
25 Dicembre 2009


"Cari figli. In tutto questo tempo in cui Dio in modo speciale mi permette di stare con voi, desidero guidarvi sulla via che porta a Gesù e alla vostra salvezza. Figlioli miei, solo in Dio potete trovare la salvezza, e per questo specialmente in questo giorno di grazia con il piccolo Gesù tra le braccia vi invito: permettete a Gesù di nascere nei vostri cuori.
Solo con Gesù nel cuore potete incamminarvi sulla via della salvezza e della vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."


Per approfondimenti visitate il sito di Radio Maria

mercoledì 23 dicembre 2009

BUON NATALE

Come auguri non ho trovato parole migliori di quelle che ha scritto padre Livio Fanzaga (direttore di Radio Maria) nella lettera di Natale, ve le riporto e rinnovo i miei migliori auguri di un buon e santo Natale, che vi porti tanta serenità e  tutto ciò che più vi sta a cuore.

Cari amici,


rallegriamoci per l'immenso dono di grazia del Natale, perchè ci è veramente dato di rivivere la nascita di Gesù nel nostro cuore. Ogni festa ha una sua grazia speciale e il Natale ci dona Gesù nostra pace.
Ce lo dona Bambino che apre le braccia e ci sorride. Come potremmo avere paura di Dio guardando il volto del piccolo Gesù?
Gesù piccolo, umile, povero, indifeso, che si mette nelle nostre mani, è il volto di Dio che si manifesta a Natale.
Come non commuoversi? Come non accoglierlo? Come non amarlo? Gesù ci chiede un posto nel nostro cuore. Un angolo di umiltà e di amore. E' questa la culla che dobbiamo preparare per lui.
Gesù Bambino ci porta in dono se stesso. Lui è la pace. Donandoci se stesso ci porta in dono ciò che vi è di più prezioso al mondo: la pace. Pace con Dio, pace nel cuore, pace nelle famiglie, pace con i fratelli.
Auguro a tutti la pace del Natale e la benedizione del Signore sul nuovo anno. La vita con Gesù e Maria è piena di bellezza e di grandezza. Il Cielo si è aperto e veglia su di noi.


Vostro Padre Livio

sabato 19 dicembre 2009

Arbeit macht frei

Purtroppo ci sono molte le azioni ignobili che ci tocca vedere e sentire in questo nostro povero mondo, ma quella che è successa in Polonia è veramente da condannare senza pensarci un attimo. Uno sfregio imperdonabile a milioni di vittime.

Ecco il fatto:
E' stata rubata nella notte la scritta 'Arbeit macht frei' che campeggiava all'ingresso del lager nazista di Auschwitz in Polonia, considerata uno dei simboli del genocidio degli ebrei. Lo riferisce il sito della 'Bbc', precisando che la polizia sta cercando i colpevoli.
E' la prima volta che la scritta (che significa 'il lavoro rende liberi') viene rubata; era stata apposta all'ingresso del campo di concentramento nel 1940: furono i prigionieri del lager che la dovettero costruire per ordine dei nazisti.

I primi commenti sono stati ovviamente di sconcerto e indignazione, eccone alcuni:

"E' una cosa terribile... E' stata ovviamente pianificata ", ha detto alla Bbc Pawel Sawicki, uno dei funzionari che gestisce il museo sorto ad Auschwitz per ricordare gli orrori del lager

"Non riusciamo a capire come una cosa del genere sia sta stata rubata da un posto del genere- ha detto all'agenzia polacca Pap il portavoce del museo che amministra l'ex campo di sterminio Jaroslaw Mensfelt- questo e' stato fatto da qualcuno che sapeva cosa voleva fare. Che doveva sapere come entrare nel sito del museo, come rimuovere la scritta e quali sono i percorsi delle guardie notturne". "L'iscrizione è stata rubata alle prime ore del mattino. E' una profanazione del luogo dove sono state uccise oltre un milione di persone", ha aggiunto, precisando che si tratta del primo episodio del genere. "Chiunque lo abbia fatto sapeva bene cosa stava rubando".

Il quotidiano Gazeta Wyborcza riferisce sul proprio sito web che il cartello rubato è già stato sostituito con una copia, creata tempo fa per consentire la riparazione dell'originale. La polizia ha aperto una inchiesta sull'accaduto, mentre la prefettura ha garantito che verrà data la caccia agli autori del furto. L'ex campo di sterminio è chiuso di notte e controllato dalla vigilanza. Gli inquirenti stanno ora vagliando le registrazioni delle videocamere che monitorano l'ex campo.

Il famigerato cartello "é un oggetto che rappresenta un simbolo di valore storico e deve tornare immediatamente al suo posto", ha sottolineato Noach Flug, presidente del Comitato Internazionale Auschwitz del Centro di coordinamento delle Organizzazioni dei superstiti dell'Olocausto, ricordando la funzione di quel simbolo di morte a tutela della memoria dei sei milioni di ebrei vittime del genocidio nazista. Per questo - ha auspicato Flug - il governo e le forze di polizia della Polonia devono "compiere uno sforzo particolarmente intenso al fine di catturare i responsabili e di portarli dinanzi alla giustizia".

Il vice ministro degli esteri Andrzej Kremer ha espresso sdegno del ministero per "l'atto ripugnante". "Spero che la scritta sarà ritrovata il prima possibile", ha aggiunto. E' il primo caso di furto di questo genere in quello che è considerato il luogo simbolo dell'Olocausto.

Il presidente di Israele, Shimon Peres, si è detto "profondamente scioccato" per il furto. "L'iscrizione ha un profondo significato per gli ebrei come per i non ebrei come simbolo dell'oltre milione di vite perite a Auschwitz", ha dichiarato nel corso di un incontro speciale con il primo ministro polacco, Donald Tusk, a margine del summit sul clima a Ccopenaghen. "Lo stato di Israele e la comunità ebraica internazionale vi chiedono di fare tutto il possibile per trovare i criminali e rimettere l'iscrizione al suo posto".

Da Israele si è levato un coro di indignazione. "E' un atto abominevole che è assimilabile alla profanazione", ha dichiarato il vice Primo ministro e ministro dello Sviluppo regionale, Sylvan Shalom. "Questo gesto testimonia ancora una volta dell'odio e della violenza contro gli ebrei", ha aggiunto Shalom. Da parte sua, il memoriale israeliano della Shoah a Gerusalemme, lo Yed Vashem, ha manifestato la sua indignazione. "Questo atto costituisce una vera dichiarazione di guerra. Non conosciamo l'identità degli autori ma suppongo che si tratti di neonazisti animati dall'odio verso lo straniero", ha dichiarato il presidente del memoriale della Shoah a Gerusalemme, Yed Vashem, Avner Shalev, in un comunicato. "Queste persone vogliono riportare l'Europa a 60 anni fa, agli anni bui della morte e della distruzione", ha aggiunto Shalev.

"E' impensabile!", ha esclamato il leader storico di Solidarnosc ed ex presidente, Lech Walesa, all'emittente Tvn 24. "Ma non vi vi vedo un atto ideologico. E' un atto criminale. Impossibile comprenderlo diversamente", ha aggiunto il premio Nobel della Pace. "E' orribile. Spero che la polizia ritroverà rapidamente questa iscrizione", gli fatto eco sula radio pubblica il presidente del Senato, Bogdan Borusewicz.


Qualche cenno sul tristemente noto campo. Sorto nell’aprile del 1940, dopo l’occupazione della Polonia da parte di Adolf Hitler nel settembre 1939, il campo di concentramento di Auschwitz (nome in tedesco della cittadina che in polacco si chiama Oswiecim) divenne il simbolo dell’Olocausto. Nel campo trovarono la morte oltre un milione di persone, in maggioranza ebrei. Il gerarca nazista Einrich Himmler aveva scelto Auschwitz come luogo anche per una fabbrica della industria chimica IG-Farben, nonché per altre di vario tipo, tra cui aziende agricole, per sfruttare la manodopera dei prigionieri. Nel campo di sterminio di Auschwitz, nella Polonia occupata dalla Germania di Hitler, che si estende su una superficie di circa 200 ettari, furono sterminate nel complesso sistema di camere a gas oltre 1,1 milioni di persone, per lo più ebrei. Il lager fu liberato dai soldati dell’armata rossa il 27 gennaio 1945, e da allora questo giorno è stato dichiarato giornata della memoria mondiale in ricordo della Shoah. Un appello alle autorità polacche affinché facciano ogni sforzo per ritrovare l’iscrizione rubata dall’ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau e arrestare i ladri è stato lanciato dall’organizzazione di riferimento dei sopravvissuti della Shoah. Lo riferisce il sito del giornale israeliano Yediot Ahronot.

La beffa: La Germania aveva annunciato proprio eri di essere pronta a una donazione di 60 milioni di euro per la manutenzione dell'ex lager di Auschwitz-Birkenau, la metà del denaro necessario per preservare le rovine delle baracche e delle camere a gas del più famigerato lager nazista. Una cifra che rappresenta la metà del denaro necessario a preservare quel che resta delle baracche e delle camere a gas del più noto dei campi di concentramento nazista. Alla fine della guerra, oltre 200 ettari del campo furono trasformati in museo, visitato ogni anno da centinaia di migliaia di persone. Ma i proventi dei biglietti non sono sufficienti a mantenere il grande sito, con i suoi 155 edifici, le 300 strutture in rovina e centinaia di migliaia di reperti, in gran parte effetti personali dei prigionieri. Non mancano iniziative di sostegno che coinvolgono i visitatori, come la richiesta di un'offerta spontanea dal titolo "Compra un mattone".



La polizia polacca ha offerto un premio di 5.000 zloty (1.250 euro) a chi ritroverà la scritta. Speriamo.

lunedì 14 dicembre 2009

La Biblioteca dei morti

Library of the Dead è il titolo originale dell'opera, pubblicato in contemporanea in oltre 22 Paesi, definito come thriller teologico-apocalittico, si basa su una idea narrativa di grandissima suggestione che ruota attorno a un segreto che avrebbe, se rivelato, un impatto enorme sulla visione della vita, del mondo e sul destino dell'umanità.

Il racconto ha un susseguirsi temporale anomalo ma sviluppa un'interessante e soprattutto molto originale idea che ruota attorno ad un segreto che coinvolge l'intera umanità. Si salta di giorni, mesi, anni ed addirittura secoli, più trame s'intrecciano per fondersi man mano che si comprende l'evolversi della storia.
Di cosa parla il libro? Difficile dare una risposta, si potrebbe parlare di un giallo anomalo, non dico altro per non rovinarvi la sorpresa. Posso solo dire che ci sono dei morti, degli omicidi e degli investigatori e delle cartoline raffiguranti una bara ed una data scritta. Si parte dalla New York dei giorni nostri, si passa per Londra negli anni 40 e per l'isola di Vectis (oggi isola di Wight) nel 777 d.C. Quest'ultima ambientazione sembra prendere spunto dal Nome della Rosa di Eco, c'è un'abbazia, dei monaci etc.

Com'è scritto? Molto bene, il testo scorre, la trama è avvincente e non scontata, forse ad un certo punto si lascia prendere la mano perdendo di verosimilità, ma la storia è bella comunque e non ne risente, tanto si sa che è frutto della fantasia dello scrittore, mica è una novità.

I personaggi principali sono caratterizzati abbastanza bene, c'è un'evoluzione non sono vivide rappresentazioni di persone che possono esistere ovunque accanto a noi, con i loro problemi, i loro sbagli, le loro illusioni e le loro meschinità. C'è l'investigatore sciupafemmine ed alcolizzato, c'è la collegaintegerrima e tutta d'un pezzo, c'è il timido vessato dai compagni d'università, molti personaggi differenti ma verosimili che danno al racconto quel phatos necessario a far funzionare la storia.

Un cenno sullo scrittore, Glenn Cooper presidente ed amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts, nonché sceneggiatore e produttore cinematografico. Al suo esordio come scrittore ci racconta una storia veramente originale.

2009 - "Una cartolina? Una semplice cartolina bianca col suo nome e indirizzo scritti in caratteri neri. La girò. C’era una data: 22 maggio 2009. E, accanto, c’era un’immagine che lo turbò: il profilo inconfondibile di una bara, alta un paio di centimetri, disegnata a penna."

1947 - "C'è una piccola isola al largo della costa meridionale inglese, l'isola di Wight... Su quell'isola un gruppo di archeologi ha fatto una scoperta di cui non possiamo occuparci perché è troppo delicata. È un rivenimento di vitale importanza..."


777 – A Vectis in Britannia, il 7 luglio nasce un bambino dai capelli rossicci...


Buona lettura.

lunedì 7 dicembre 2009

2 DICEMBRE 2009 Medjugorje

Messaggio a Mirjana 2 Dicembre 2009


"Cari figli, in questo tempo di preparazione e di gioiosa attesa, Io come Madre desidero indicarvi ciò che è più importante: la vostra anima. Può nascere in essa mio Figlio? E' purificata con l'amore dalla menzogna, dalla superbia, dall'odio e dalla malvagità?
La vostra anima ama al di sopra di tutto Dio come Padre e il fratello in Cristo? Io vi indico la strada che innalzerà la vostra anima all'unione completa con mio Figlio. Desidero che mio Figlio nasca in voi. Che gioia per me, la Madre. Vi ringrazio!"


Per approfondimenti Radio Maria

mercoledì 2 dicembre 2009

Giusy Ferreri - Fotografie


Ad un anno dall'album d'esordio di Giusy Ferreri, il fortunatissimo "Gaetana" eccola tornare con una sorpresa. Un disco di cover italiane e straniere che vede la collaborazione di Tiziano Ferro negli adattamenti dei testi e nella scelta stessa dei brani. L'appuntamento per l'album di inediti è perl'autunno prossimo: "Tra un anno esatto pubblicherò il mio primo album di inediti", racconta la cantante al settimanale 'Gente'. E ancora una volta ad affiancarla ci sarà ancora Tiziano Ferro: "Dopo avermi aiutato per questo nuovo album, sarà lui il primo ad ascoltare le mie nuove canzoni" aggiunge "Sto anche pensando di disegnare io stessa la copertina del mio prossimo album". Non vediamo già l'ora, ma intanto c'è questo disco da ascoltare e riascoltare.


Dunque, il titolo è “Fotografie” -

Tracklist
1. Ciao amore ciao
2. La magia e’ la mia amante (I was made to love magic)
3. Il mare verticale
4. Ma il cielo e’ sempre piu’ blu
5. Estate
6. Come pensi possa amarti (Como quieres que te quiera)
7. E di amare te
8. Con una rosa
9. Piccolo villaggio (Vilarejo)
10. Besame mucho
11. Yesterdays

Come ne parla Giusy? Così “Credo che le belle canzoni, rivisitate, possano funzionare molto bene ed essere molto gradite dal pubblico nel dargli la possibilità di conoscere ciò che ascolto e venire a contatto in questo modo con un nuovo aspetto di me”. “È un album – racconta Giusy - che nasce dall’esigenza artistica di potermi confrontare con cantautori di elevato spessore. La scelta dei brani rappresenta parte del mio bagaglio musicale, che si è evoluto nel tempo e che in mie precedenti esperienze musicali ho avuto il piacere di interpretare”.

Parliamo delle canzoni, tutte splendide come “Vilarejo” (qui “Piccolo villaggio”) della cantautrice brasiliana Marisa Monte, “Como Quieres Que Te Quieras” (qui “Come pensi possa amarti”) di Rosario Flores, “I was made to love magic” (“La magia è la mia amante”) di Nick Drake, “Besame mucho” di Consuelo Velzquez e “Yesterdays” di Jerome Kern. Il repertorio italiano spazia invece da canzoni storiche come “Ciao amore ciao” di Luigi Tenco, “Estate” di Bruno Martino, “E di amare te” di Iva Zanicchi (l'originale è di Charles Aznavour), si passa alla straordinarimente attuale “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano.


Ecco a proposito di questa canzone che fa da apripista all'album sulle radio, quanto dichiarato da Giusy: “Interpretare questa canzone non è stato per niente facile. Il grande Rino Gaetano cantava questo brano con estrema verità, mista a sarcasmo e ad un timbro vocale che sembra quasi uno schiaffo di parole in faccia alla società che lui raccontava. Reinterpretare oggi questo brano significa prima di tutto rendersi conto che quei temi che lui cantava sono ancora, purtroppo, attuali e io ho cercato di ricantare le sue parole con tutta l’ironia, la rabbia, l’energia e la profondità che potevo… Spero di esserci riuscita”.







Arriviamo poi ad episodi più attuali e di nicchia come la meravigliosa “Con una rosa” di Vinicio Capossela e “Il mare verticale” di Paolo Benvegnù. Che dire, tutto il disco mostra, se ancora qualcuno avesse dei dubbi, ancora una volta le grandi doti da interprete di Giusy Ferreri, riesce a rendere proprie le canzoni che canta, ne esalta le sfumature e l'intensità. Da ascoltare assolutamente!

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