giovedì 8 dicembre 2011

Roberto Benigni da Fiorello. Che pena.

Tante aspettative per Roberto Benigni, l'ospite principale dell'ultima puntata del fortunato show di Fiorello "Il più grande spettacolo dopo il week-end". Il comico è arrivato sul palco meno pimpante del solito per un problema ad un piede, perdendo molto della sua verve basata anche su di una mobilità fulminea e poco convenzionale. Dopo che un emozionato Fiorello si è messo fra il pubblico per lasciare il palco all'attore/regista fiorentino, ci si aspettava uno dei monologhi travolgenti che Benigni ci ha dimostrato più volte di saper fare. Invece nulla. Eloquio balbettante, come se non sapesse cosa dire, parole sconclusionate e sconnesse che avrebbero dovuto attaccare ancora una volta Berlusconi, ma senza mordente, senza uno spunto "alla Benigni". Sembrava costretto a parlare contro Berlusconi ma senza veramente aver qualcosa da dire oltre alle fanfalucche inventate dai media in questi anni. Qualche accenno al PD ma nulla di che, si attendeva qualche battuta su Monti o sulla ministra coccodrillo ma niente, solo inchini a super Mario e bordate insulse a Silvio. Gravissime offese al nord quando lo ha definito invaso da mafia ed organizzazioni criminali, ancora peggio quando ha riesumato la fesseria della Padania che non esiste e del grana padano che non sarebbe sufficiente a dirimere le controversie sull'esistenza della Padania. Uno spettacolo loffio e triste di un comico fuori fase ed imbolsito. Alle soglie della denuncia in molti punti se non fosse che anche il pubblico ha capito il dramma di Benigni costretto come un disco rotto ad attaccare Berlusconi ed il nord che non esiste, infatti scarsi gli applausi e rare le risate. Ma nessuno lo dice perché non è cool (tanto per restare nel tema della serata) contraddire un mostro sacro come il Robberto (non è un refuso) nazionale e soprattutto non è trendy contraddire qualcuno che attacca il "nemico". 

Un Fiorello in evidente imbarazzo ha cercato di spronare Benigni a fare il Benigni ma senza riuscirci, fuori luogo la pur bella canzone "Inno del corpo sciolto" sul finale dell'ospitata.

Riassumendo: serata semi-rovinata dell'ultima puntata dello spettacolo di Fiorello che non è riuscito più a risollevarla dalla noia provocata da Benigni, peccato...un'occasione persa.

Alla prossima.

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