domenica 23 ottobre 2011

Arrivederci Marco.

Difficile mettere nero su bianco il sentimento che provoca una notizia tragica come quella della morte di Marco Simoncelli, giovane promessa del motociclismo. Ci pone molte domande ma soprattutto ci mette di fronte alla fragile realtà della nostra condizione umana. Sebbene si conducano vite nell'assolutizzazione della convinzione di non avere limiti, in occasioni come questa proviamo un fremito che ci riscuote dall'apatia che ci avvolge. Ci scontriamo a muso duro con la precarietà delle nostre vite. E ad una ricerca di senso che può trovare accoglimento solo nella fede cattolica.

Giovane, bello, di successo, tutti valori che davanti alla tragedia cambiano completamente significato, sconvolgendoci ulteriormente. Perché? E' la domanda che ci tormenta. Ed ora? La domanda successiva. E poi una constatazione tanto semplice quanto esplosiva ma fondamentale per le nostre anime: "Accadrà anche a me un giorno...".

Arrivederci Marco, riposa in pace.

Per coloro che hanno il dono della fede invito a recitare una preghiera per lui.

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