domenica 13 novembre 2011

13-11 BlogNotes - L'odio che offusca le menti questa la vergogna d'Italia!

Sin dal momento del suo insediamento ha dovuto lottare contro chi ha cercato di delegittimarlo e di mettere in ginocchio l’Italia, questa la premessa da tenere a mente. Ieri sera Silvio Berlusconi si è dimesso da Presidente del Consiglio, non perché sfiduciato ma perché convinto che questa scelta possa essere d'aiuto all'Italia. Si preoccupa del bene comune, anche a costo di appoggiare un governo tecnico assieme a coloro che persistentemente (leggasi l'imbarazzante discorso di ieri di Franceschini alla camera) lo accusano di ogni nefandezza. Un errore dal nostro punto di vista, pure molto grave per il paese, ma tuttavia mosso dalla volontà di fare il bene dello stato e non quello di una parte. 

Le dimissioni dicevamo, e fuori dai palazzi? Questa è la parte più vergognosa. Centinaia di persone politicizzate, ferocemente indottrinate, colme di odio e rancore, plagiate e bombardate da 17 anni di false accuse ed infamanti calunnie a Berlusconi, erano assiepate fuori dalla Camera e dal Quirinale, in attesa di festeggiare il giorno della “liberazione dopo anni di incubo”. Hanno intonato l’immancabile Bella ciao, accompagnati da un'orchestrina, sotto al Quirinale cantavano l'"Hallelujah" dal "Messiah" di Handel. oltre agli insulti più beceri «Mafioso» «Buffone» «Ladro»  frutto della lettura pervicace di tutto quel giornalettismo militante che ben conosciamo. Fino al criminale lancio di qualche monetina, che richiama alla mente altre tristi fasi della nostra storia.
Quindi sarebbe ora di festeggiare, il despota se n'è andato, l'interesse del Paese passa in secondo piano, l'importante è sputacchiare il Cavaliere. La crisi? Le misure lacrime e sangue? I banchieri al governo? L'Italia commissariata dalle lobbies franco-tedesche? C'è tempo, ora si festeggia. Sull'orlo del precipizio (cit. ilGiornale). Citiamo il tanto vituperato Scilipoti, nel il suo intervento alla Camera ieri sera, quando ha usato un cartello per manifestare la sua disapprovazione nei confronti di Gianfranco Fini: «Vergogna!» ed ha attaccato duramente Mario Monti: «Oggi si sta facendo un colpo di Stato. Da domani saremo commissariati da un personaggio che appartiene alla lobby delle banche ed è stato indicato non certo per salvare l’Italia, ma per garantire un gruppo di mercenari e di delinquenti».
E già che ci siamo ricorderemmo anche una frase del signor Gianfranco Fini:  “Mi dimetto quando si dimette Berlusconi” ... stiamo aspettando da ieri sera.








In chiusura una provocazione per gli amici che ieri sera festeggiavano. Ma siete proprio sicuri che Silvio Berlusconi non possa tornare come ha sempre fatto in questi anni? Magari anche più forte di prima? Dubitate gente, dubitate.

Alla prossima.








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