lunedì 5 settembre 2016

Santa Madre Teresa di Calcutta: dal divorzio viene la povertà più grande. L'uomo non osi dividere ciò che Dio ha unito.

Santa Madre Teresa di Calcutta, una testimone senza paura della bellezza del Vangelo. Riporto qui di seguito una sua presa di posizione forte contro il divorzio. Lettera circolare di Madre Teresa di Calcutta in occasione del referendum irlandese sul divorzio del 1996  Caro popolo d’Irlanda, prego assieme a voi in questo tempo importante nel  quale la vostra nazione sta decidendo sulla questione della legge del divorzio. La mia preghiera è che voi siate fedeli all’insegnamento di Gesù: «L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie ed essi diventeranno una sola carne. Ciò che Dio ha unito, non venga diviso da nessuno». I...

lunedì 1 agosto 2016

Mons.Bernardini arciv. di Smirne:«Non si conceda mai ai musulmani una chiesa per il culto, per loro è la prova della nostra apostasia»

«Non si conceda mai ai musulmani una chiesa per il culto, per loro è la prova della nostra apostasia» di Piero La Porta L’Arcivescovo di Smirne (Turchia), Mons. Germano Bernardini, fece un intervento al Secondo Sinodo di Vescovi d’Europa  il 13 ottobre 1999. Il testo scritto fu consegnato alla segreteria del Sinodo sul problema dell’Islam. Ecco il testo integrale. «Santo Padre, Eminenze, Eccellenze, vivo da 42 anni in Turchia, paese musulmano al 99,9%, e sono arcivescovo di Izmir – Asia Minore – da 16 anni. L’argomento del mio intervento è quindi scontato: il problema dell’Islam in Europa ora e nel prossimo futuro. Ringrazio Mons. Pelatre...

lunedì 18 luglio 2016

Basta. Dopo Nizza, basta con le stupidaggini. (un'analisi di Bruce Bawer)

Basta. Dopo Nizza, basta con le stupidaggini  Analisi di Bruce Bawer (Tradotto dal City Journal del 16 luglio 2016 da Laura Camis De Fonseca) Basta con la bandiere su Facebook in segno di solidarietà. Basta con empatici hashtags su Twitter. Basta con le dichiarazioni retoriche di capi di stato su come “ i terroristi non sono riusciti a metterci gli uni contro gli altri’. Basta con le altrettanto retoriche dichiarazione di altri capi di stato per esprimere sostegno ai ‘nostri alleati nel momento del lutto’. Basta ai richiami all’amore davanti all’odio, basta alle sfilate con le candele contro l’assassinio. Basta esclamazioni di dispiacere...

giovedì 7 aprile 2016

Samir Khalil Samir, consigliere di Papa Ratzinger: "Vi spiego il ricatto islamista"

Il consigliere di Ratzinger:  "Vi spiego il ricatto islamista" Samir Khalil Samir, islamologo e consigliere di Benedetto XVI per i rapporti con l'islam, analizza il ricatto islamista contro l'Europa cristiana "Le città sono già occupate". Dagli islamici, dall'islam radicale. Non usa mezzi termini Samir Khalil Samir, islamologo e consigliere di Benedetto XIV per i rapporti con l'islam. In un lungo articolo pubblicato sul Foglio, il docente al Pontificio Istituto Orientale di Roma, analizza senza peli sulla lingua la realtà e il ricatto dell'islam all'Europa cristiana. Il ricatto islamista L’Europa è stata troppo tollerante con la...

mercoledì 23 marzo 2016

Il patto dietro all'islamizzazione di #Bruxelles. Così il #Belgio accettò il ricatto suicida dell’Arabia Saudita.

Il patto dietro all'islamizzazione di Bruxelles Così il Belgio accettò il ricatto suicida dell’Arabia Saudita: greggio in cambio di islam. E il re Baldovino siglò la trasformazione del “laboratorio multiculti” nel nido del jihad di Giulio Meotti "Bruxellistan”. “Belgistan”. “Molenbeekistan”. Si sprecano ormai le definizioni per indicare la trasformazione di quel paese fatto di caffè, di teatri, di circoli municipali, di carillon, nella base delle stragi di Parigi del 13 novembre. Per usare il titolo del libro di Felice Dassetto, sociologo dell’Università cattolica di Lovanio, è “L’iris et le croissant” (il giaggiolo, il simbolo di Bruxelles,...

martedì 16 febbraio 2016

Questa la disinformazione in Italia. Le Iene smascherate da Radio Maria, i video.

Questa la disinformazione in Italia, al servizio del pensiero unico, per screditare una delle poche voci libere di questo paese, che ha avuto l'ardire di non schierarsi a favore delle cosiddette unioni civili e della stepchild adoption, ma di schierarsi con i più deboli, difendendo i diritti dei bambini e delle donne. Dopo il servizio delle Iene, alcuni giornali hanno ripreso senza verificarla la notizia del "pestaggio" ricevuto dai poveri inviati. (La Repubblica, il Giornale, il Mattino, adnkronos, Corriere della Sera, il Messaggero. Huffington Post, ll Secolo XIX, Libero, Secolo d'Italia, ANSA) Vi propongo di seguito il servizio delle...

mercoledì 10 febbraio 2016

10 Febbraio, #GiornodelRicordo in memoria delle vittime delle #foibe e dell’esodo giuliano dalmata. La storia (II).

'Giorno del Ricordo', in memoria delle vittime delle foibe. Il 10 febbraio è il giorno del ricordo di una pagina tra le più cupe della storia contemporanea, avvolta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche, le cosiddette foibe, per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani, in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia. Fra il 1943 e il 1947 oltre 10 mila persone furono gettate vive o morte in queste gole, un genocidio che non teneva conto di età, sesso e religione, riconosciuto ufficialmente nel 2004, con la legge numero 94 che istituì...

giovedì 4 febbraio 2016

La fine di Hong Kong, non ci sarà più libertà senza che la stessa arrivi anche per la Cina.

HONG KONG – CINA La fine di Hong Kong è arrivata con 32 anni di anticipo articolo di Gianni Criveller per Asia News La scomparsa di Lee Bo e di altri quattro editori, che hanno pubblicato libri critici verso il Partito comunista cinese, sta facendo crollare l’oasi di libertà che era il Territorio. Crescono il controllo, la paura e l’autocensura. Le strane “visite” di studiosi a attivisti e missionari stranieri. Hong Kong, un deserto culturale. Intanto in Cina è più violenta la repressione contro avvocati, cristiani protestanti e cattolici, musulmani uighuri, buddisti tibetani. P. Wei Heping, martire come Jerzy Popiełuszko. Non ci sarà più libertà...

venerdì 22 gennaio 2016

Geopolitica, la #Mongolia, schiacciata tra Russia e Cina sceglie il Giappone (e la Germania).

MONGOLIA Schiacciata tra Russia e Cina, la Mongolia sceglie il Giappone Alicia J. Campi Il governo di UlaanBaatar esce dall’isolamento diplomatico internazionale e si propone come “perennemente neutrale” per evitare le numerose frizioni della regione. Si smarca dalle avance di Mosca e Pechino legando con Tokyo e Berlino ed espandendo i suoi mercati energetici. Nel frattempo, però, apre le sue steppe ai prodotti russi e cinesi per divenire il cuore del trasporto eurasiatico. Un'analisi per gentile concessione della Jamestown Foundation. Traduzione a cura di AsiaNews. Washington (AsiaNews) – Nel corso dell’anno appena concluso, la Mongolia...

Pages 381234 »
sito internet

Twitter del Viandante

 
Photography Templates | Slideshow Software