Che prospettive per la guerra?

Notizia di questa mattina, gli aerei USA non parteciperanno più alle azioni in Libia. Obama già dubbioso inizialmente per la prima volta nella storia ha ritirato i propri aerei da un'azione in corso. Ma con l'annuncio della ricandidatura avrà certamente altro cui pensare che le beghe in un paessino minore (come gli Stati Uniti considerano la Libia). Noi che siamo più vicini sappiamo l'importanza strategica e geopolitica della Libia e di conseguenza molto più preoccupati per l'evolversi della situazione.

La guerra voluta dalla Francia, ufficialmente per difendere i poveri civili ribellatisi al dittatore (sia chiaro che qui non abbiamo nessun dubbio sul fatto che Gheddafi lo sia), in realtà con motivazioni che a pensar male riguardano più gli interessi economici francesi in Libia (a scapito di quelli italiani evidentemente); questa guerra dicevamo, sembra ora impantanata, non ci sono più obiettivi militari da bombardare, Gheddafi non si muove, migliaia di clandestini misti a profughi premono per arrivare in Europa (passando da dove?). Ora che pure gli Stati Uniti fanno marcia indietro, quali prospettive ci sono? Un intervento di terra? Poco probabile per l'impegno che comporterebbe e per l'impatto negativo che avrebbe presso i paesi arabi (nuova colonizzazione). Armare i ribelli? Questa sembra l'opzione più probabile al momento, ma  quali conseguenze avrebbe? Non si sa.

Siamo entrati tardi in una guerra che non si sarebbe nemmeno dovuta avviare, potevamo tirarci indietrocome Italia? No, sia per motivi strategici che di interessi economici. L'Italia è a metà strada, siamo in Libia con gli aerei ma non in guerra. Resta il fatto che non è una situazione chiara da nessun punto di vista, perché un intervento militare? Perché così tardivo? Perché non si sa chi comandi? E soprattutto che prospettive ci sono per il dopo? Le domande sono sempre quelle, le risposte continuano a mancare.

Alla prossima.